Arriva un messaggio secondo il quale la Adidas vorrebbe festeggiare le 300.000 magliette di Cristiano Ronaldo, fresco acquisto della Juventus, e avrebbe messo in vendita le ricercatissime magliette dal costo di € 200,00 cadauna a solo € 1,00
Ovviamente trattasi dell’ennesima bufala, dobbiamo dire che ultimamente le bufale su WhatsApp sono sempre più frequenti, forse per la noncuranza con la quale molti utenti condividono tutto senza porsi minimamente il dubbio se si tratti di una bufala, o peggio di una truffa come spesso accade su WhatsApp, ma andiamo con ordine.
Ci sono ancora **** magliette in magazzino, la prossima potrebbe essere tua! Se hai vinto verrai reindirizzato al quiz “SEI UN VERO JUVENTINO?” dove dovrai confermare i dati per la spedizione della vincita e pagare 1€ per la maglietta. Affrettati, prima che le scorte esauriscano.
Questo messaggio è il secondo che prende di mira il brand ad Adidas (occhio che la Adidas non c’entra nulla, anzi è seriamente danneggiata da questi balordi nullafacenti), creato con un nuovo template molto gradito dai truffatori: cliccando sul link, cosa che ovviamente vi sconsigliamo di fare, ma che noi abbiamo fatto solo per testare questa bufala ed abbiamo messo in atto una serie di misure di sicurezza che l’utente medio non ha sul suo cellulare, ci ritroveremo davanti ad una variante della truffa del finto sito LIDL
La truffa si sostanzia in una sequela di stupide domandine, dalla grammatica incerta, con un contatore di premi rimasti che, mentre in alcune bufale precedenti rimaneva bloccato sul medesimo ammontare, in questa bufala viene aggiornato con un numero casuale ogni volta che riaprite la pagina, tornando a 3000 una volta arrivato allo zero.
Vi chiederete cosa ci sia dietro queste truffe? Come minimo c’è una cessione dei vostri dati personali, indirizzo fisico e di posta elettronica, oro per gli spammer e i call center che vi tartasseranno senza pietà, ma c’è di più, possono arrivare a chiedere le credenziali dei vostri conti, PayPal e Postepay in primis e per magia svuotarne in contenuto, quindi occhio a cliccare su queste cretinate, Babbo Natale esisteva quando eravamo piccini, adesso è tempo di essere più responsabili e accorti.