Prima la notizia, che nessuno si immaginava, dell’acquisto da parte di Facebook, poi un sospetto periodo di black-out dovuto ad alcuni “problemi dei server” e, infine, la notizia di un futuro ingresso nel mondo delle chiamate VoIP: la storia recente di WhatsApp si può riassumere in queste tre notizie, tutte accadute nel giro di une decina di giorni.
Line è record, 2 milioni di nuovi utenti: la fuga da WhatsApp?
Ma approfondiamo un attimo il blackout, le tre ore più lunghe della vita degli utenti WhatsApp: non era possibile inviare né ricevere messaggi e i server di WhatsApp sembravano completamente inesistenti, cosa che ha mandato in molti nel pallone, spingendoli a cercare, e trovare, delle valide alternative.
Al top dei download c’è stata Telegram, applicazione open source che ricalca in pieno lo stile di WhatsApp e decisamente incentrata sulla privacy, che per via delle nuove utenze (circa 5 milioni di download in un solo giorno è balzata immediatamente in cima alla lista delle app più scaricate in ben 48 paesi) ha avuto una bella mole di lavoro da smaltire, in particolare in Europa, tanto da essere a sua volta soggetta ad alcuni temporanei malfunzionamenti.
Ma questo lo sapevamo già.
Oggi andremo ad analizzare un’altra applicazione che in molti conoscono, ben più ricca di WhatsApp in termini di funzioni e con uno stile completamente diverso, ha battuto un record notevole: parliamo di Line, il cui servizio annovera ben 360 milioni di utenti registrati.
Due milioni di nuove utenze registrate nelle 24 ore seguenti il famosissimo down di WhatsApp: un numero che, seppur inferiore a quello registrato da Telegram, fa credere che ci sia in atto ad un esodo di massa verso un’app più aggiornata e con moltissime funzioni in più.
Resta il fatto che a fare la felicità dell’amministrazione di Line non sono solo i numeri, ma la posizione geografica dei nuovi iscritti: Line è infatti un’app estremamente utilizzata in Giappone, Taiwan e Tailandia, tuttavia nelle 24 ore successive al blackout di WhatsApp:
i nuovi utenti registrati giornalmente sono schizzati ad una frequenza di cinque volte maggiore del normale in Nord America, Sud America ed Europa
il che, considerando i piani di espansione di Line, non può che far piacere.
Ma la domanda da porsi potrebbe essere questa: è un indice dell’aumento della popolarità di Line tra il pubblico occidentale… o soltanto una situazione momentanea?
Perché, si sa, quando WhatsApp non funziona a dovere, si fa il possibile per comunicare comunque con i propri amici sfruttando Internet affidandosi allo store del proprio smartphone. D’altra parte, considerando che WhatsApp è ritornato a funzionare, nessuno può affermare che quelle utenze siano effettivamente utenti in fuga da WhatsApp o, semplicemente, utenti – per altro provvisori – di entrambi i servizi.
Voi che ne pensate?
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