Le app che aiutano a trovare lavoro

di | 26 Maggio 2017

Siete alla ricerca di un lavoretto per arrotondare? Eccovi 6 app vi aiuteranno a trovare un lavoro

Con uno smartphone ed una connessione internet possiamo fare quasi tutto, compreso trovare un lavoretto per arrotondare e mettere qualche soldo da parte

L’ufficio di collocamento nell’era digitale

Tra le tantissime app che possiamo installare sul nostro smartphone, ci sono quelle che ci aiutano a trovare un lavoretto, sappiate che di app simili ce ne sono a decine, e oggi ne abbiamo recensite 6, buona lettura e in bocca al lupo per il vostro lavoro.

Taskhunters

“Taskhunters” è una piattaforma che sfrutta un sistema di geolocalizzazione per individuare la posizione degli utenti e scegliere in base alla prossimità. Il servizio è nato a Milano ma presto arriverà anche a Roma, Torino, Padova e Bologna. Lo studente può elencare i task, cioè le mansioni che è disposto a compiere. I compiti sono i più disparati: fare la spesa al supermercato, accudimento di animali, trasloco, ritiro di certificati e commissioni in posta, montaggio e smontaggio di mobili, ritiro e consegna di abiti in lavanderia, lavoretti domestici, lezioni private e molto altro. L’app è gratuita, chi offre il lavoro, indicherà quando, dove e quale somma è disposto a pagare. “Taskhunters” guadagna incamerando il 15% + Iva dal compenso offerto, che di solito oscilla tra i 20 e i 50 euro. Per garantire l’affidabilità di entrambi c’è un sistema di valutazione reciproca: una volta che la mansione viene svolta, i feedbackconsentono sia a lavoratore che a datore di lavoro di fari giudicare la propria reputazione.

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Gogojobo

Gogojobo” è un’app che mette in comunicazione chi ha bisogno di una riparazione in casa con chi ha le capacità per farla e vuole guadagnare qualche euro extra. L’iscrizione può avvenire per mezzo del proprio profilo Facebook o scegliendo username e password. L’iscritto può sia offrire un lavoro che svolgerlo, quindi: «Si può essere “boss” o “jobber”». Dal rubinetto che perde, alla presa elettrica da aggiustare, dall’assemblaggio di una scrivania, ad un lavoro sartoriale, qualsiasi lavoretto può passare per questa app

Anche qui è presente un sistema di valutazione stile Trip Advisor: «Si possono fare recensioni di 140 caratteri per comunicare se si è ricevuto quanto pattuito e il “boss” si è comportato educatamente. Idem per i “jobber” che possono essere giudicati per puntualità e qualità del lavoro effettuato. Il punteggio sarà assegnato con il metodo delle stelline».

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Bemyeye

“Bemyeye” è un’app di instant-job: si possono cercare i lavori disponibili appena dopo essersi registrati. Ci si prenota ed entro un’ora si va al punto vendita per eseguire le mansioni. I datori di lavoro sono esercizi commerciali che hanno bisogno di lavori temporanei come, per esempio foto agli scaffali del supermercato per verificare offerte o posizionamento dei prodotti, richiesta di preventivi per l’acquisto di un’automobile o nuove tariffe telefoniche.  L’aspirante lavoratore temporaneo si registra su “Bemyeye” con dati personali e di conto Paypal e, grazie alla geolocalizzazione, cerca i lavori nei paraggi. L’app invia inoltre degli alert sui lavori disponibili. Si prende il lavoro chi lo prenota per primo.

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Jobby

Anche “Jobby” mette in comunicazione un punto vendita con chi ha bisogno di guadagnare. Gli annunci per i lavori vanno dal personal shopper al promoter, dal barman all’hostess, dal fattorino al traduttore.

L’idea alla base dell’app è dare un lavoro a chi ne ha bisogno. Chi offre lavoro, sceglie se affidare una mansione oraria con un compenso minimo di 8 euro l’ora oppure un incarico singolo con compenso minimo di 4 euro. L’iscrizione è gratuita ma le aziende committenti pagano il 15 per cento sul valore netto dell’incarico, come commissione per l’app

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Vicker

“Vicker” è l’app per commissionare ad altri i lavori che non vogliamo fare o che non sappiamo fare. Si tratta di una piazza online delle prestazioni occasionali dietro il compenso della prestazione, con una commissione per “Vicker” e con un sistema geolocalizzato. Il servizio è presente a Roma, Vicenza, Padova e Milano.

“Vicker” è una startup autorizzata come agenzia di intermediazione dal ministero del Lavoro. Il lavoro è qualificato, certificato e tutelato: chi sottoscrive il servizio è coperto da assicurazione Zurich per la durata della prestazione. Previsti minimi salariali: “Vicker” sostiene che non si possa pagare una prestazione occasionale meno di venti euro

Supermanny

“Supermanny”, app per lavori saltuari, si fonda sulla capacità di svolgere compiti o risolvere problemini pratici come le riparazioni casalinghe, al giardinaggio e molto altro. Anche chi non ha particolari capacità può iscriversi: sappiate che per alcuni anche installare un mouse per PC è un problema.

L’app promette sicurezza e reputazione: si può diventare utenti verificati dopo un’intervista con un operatore per aumentare il proprio livello di affidabilità. Inoltre, alla fine di ogni intervento viene richiesto un feedback da chi ha avuto il servizio e chi lo ha erogato costruendo cosi la reputazione nella community.
Abbiamo visto che con uno smartphone ed un’app è possibile trovare un lavoro per arrotondare, in prossimità dell’estate, e della chiusura delle scuole, saranno in molti a poter usufruire di questi servizi, quindi pensiamo che potreste condividere questo articolo anche su WhatsApp.

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