Sopratutto dopo lo scandalo delle foto diverse divi di Hollywood pubblicate sul web dopo essere state rubate dagli account di iCloud, anche se Apple ha negato la sua responsabilità, la maggior parte degli utenti ha adottato misure di sicurezza per proteggere le informazioni dei propri account cloud.
Che si tratti di foto o di documenti, nessuno vorrebbe che i nostri file privati possano essere visibili a terzi.
Prendendo le giuste cautele potremo stare tranquilli con la sicurezza che i mostri dati sulla nuvola saranno al sicuro.
Cos’è il Cloud:
“Cloud” o ” Nuvola” è un modo per indicare quei servizi Internet, vale a dire, veri e propri software, hosting, ecc.ecc. praticamente la maggioranza dei servizi che utilizziamo ogni giorno (Facebook, l’ account di posta elettronica, solo per fare degli esempi) sono “cloud”, in quanto occorre una connessione a Internet per accedere alle nostre informazioni e ai contenuti fruibili in questi servizi.
Parlando di servizi di “cloud storage” ci riferiamo a Dropbox, Google Drive o simili, ma non solo, bensì qualsiasi servizio che consente di caricare file e di accedervi da diversi dispositivi.
-Utilizzare password elaborate: la password è lo scudo contro hacker e malintenzionati che di solito cercano di individuare nomi utente, password e domande di sicurezza.
Quindi create password complesse composte da una combinazione di caratteri speciali, lettere, numeri, maiuscole e minuscole,ecc..
Fondamentale che non utilizziate la stessa password anche per altri account, preferibile una password diversa per ogni account cloud ed in generale una password diversa per ogni servizio online.
-Attivare la verifica in due passaggi: molti snobbano questa regola, ma sarebbe un ulteriore livello di sicurezza per l’accesso agli account. Con la verifica in due passaggi, chiunque volesse entrare avrebbe bisogno di due diversi tipi di informazioni (generalmente la password e un altro codice fornito via sms, telefono, ecc.).
La maggior parte dei servizi cloud permettono di effettuare la verifica in due passi, come ad esempio Dropbox e Google Drive.
In questo caso un sito che può aiutarvi è TwoFactorAuth, dove potete trovare la lista di tutti i servizi che dispongo della doppia verifica e informazioni sulla sua attivazione.
-Crittografare i file: Alcuni servizi di cloud storage, come Mega, consentono la crittografia automatica per i file. Se il servizio che ci accingiamo ad utilizzare non dovesse offrire la crittografia, potremmo crittografare noi stessi i file prima di memorizzarli sul cloud, se non tutti i file almeno quelli più delicati come documenti sensibili con informazioni bancarie, dati personali, ecc.ecc.
Si potrebbero usare strumenti per la crittografia che possono essere sincronizzati con alcuni servizi di archiviazione cloud ed agire automaticamente, come Boxcryptor.