Guida su come avere il Bonus di 200 euro

di | 25 Giugno 2022

Guida completa al Bonus di 200 euro per i dipendenti : chi può averlo, requisiti per avere il bonus e come fare l’autodichiarazione da consegnare al datore di lavoro

Quali sono i lavoratori dipendenti che possono avere il bonus di 200 euro previsto dal Decreto Aiuti

Il bonus 200 euro non riguarda tutti i dipendenti pubblici e privati. Il bonus da 200 euro è dato solo a chi, nel periodo gennaio-aprile 2022, abbia avuto per almeno una mensilità dello sconto IVS, l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali concesso sotto un limite di reddito.

Inoltre i dipendenti privati, per poter avere l’accredito del bonus 200 euro, devono compilare ed inviare un’autodichiarazione al datore di lavoro mentre i dipendenti pubblici non hanno questa incombenza.

In questa guida vediamo quali lavoratori dipendenti possono avere il bonus 200 euro e cosa occorre fare per ottenere l’indennità una tantum, ossia una sola volta, concessa dal Governo.

BONUS di 200 EURO DIPENDENTI: I REQUISITI

L’articolo 31 del Decreto Aiuti, che ha istituito il bonus 200 euro, da elargire ai dipendenti, ma solo a coloro che soddisfano determinati requisiti, ossia possono accedere al Bonus di 200 euro una tantum i lavoratori che hanno beneficiato dell’esonero dai contributi (per essere chiari, lo sconto dello 0,8% sui contributi previdenziali da versare) nel primo quadrimestre del 2022. Parliamo, in pratica, delle categorie di cui all’articolo 1, comma 121, della Legge di Bilancio 2022, non titolari dei trattamenti di pensione che hanno beneficiato, in almeno una mensilità nel periodo compreso tra gennaio e aprile 2022 dello sconto IVS per invalidità, vecchiaia, superstiti, e che non percepiscano il Reddito di Cittadinanza.

Un altro requisito, per accedere all’esonero occorre che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non superi l’importo mensile di 2.692 euro (34.996 euro annui), maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima.

Questo criterio, non collegato alla retribuzione lorda e al limite ISEE, si riferisce solo ai lavoratori dipendenti.

CHI NON PERCEPISCE IL BONUS DI 200 EURO DIPENDENTI

La scelta del Governo di collegare il bonus 200 euro dipendenti alla riduzione dell’Ivs pari allo 0,80%, invece che alla retribuzione lorda o al limite di reddito di 35mila euro, è una questione non da poco.

Infatti, come detto pocanzi, detto esonero contributivo spetta solo se la retribuzione imponibile previdenziale mensile non sia superiore a 2.692 euro, tranne per dicembre, mese in cui il limite è raddoppiato per via della tredicesima.

Non percepirebbe il Bonus di 200, quindi, chi ad esempio lavora in settori in cui non è prevista la malattia a carico INPS (e nemmeno l’esonero). In tali casi, pur rientrando nei criteri di reddito per ottenere la riduzione, il lavoratore non può accedere allo sconto IVS, pertanto nemmeno al Bonus da 200 euro dipendenti.

Viceversa, un lavoratore dipendente con un reddito imponibile superiore a 10.768 euro (2.692 euro moltiplicato per i 4 mesi presi in oggetto), nel caso abbia ottenuto una busta paga imponibile previdenziale di 2.000 euro, ad esempio a seguito di una malattia indennizzata dall’INPS in un solo mese tra gennaio e aprile 2022, avrà beneficiato dello sconto IVS e, di conseguenza avrà diritto al bonus 200 euro.

Sono situazioni limite, che saranno opportunamente vagliate e valutate dai consulenti del lavoro che ogni azienda ha a disposizione e che elabora tutti i documenti inerenti il rapporto di lavoro dipendente.

Il nostro parere però è che questo tipo di calcolo va a vantaggio chi ha una situazione economica vantaggiosa, e da più parti si chiedono correttivi.

Una buona soluzione riteniamo possa essere quella di introdurre delle correzioni nella fase di conversione in Legge del Decreto Aiuti.

Nell’eventualità intervengano modifiche, speriamo migliorative, vi terremo comunque aggiornati.

COME CONTROLLARE I REQUISITI DEL BONUS 200 EURO DIPENDENTI

Il datore di lavoro, ovviamente supportato dal commercialista o meglio dal consulente del lavoro ha il compito di verificare la sussistenza dei requisiti per accedere al bonus 200 euro da elargire ai dipendenti.

Il datore di lavoro, o meglio, in consulente del lavoro, prenderà in considerazione le buste paga del periodo compreso tra gennaio e aprile 2022 e controllerà se il proprio dipendente abbia usufruito o meno lo sconto IVS.

Il datore di lavoro dovrà controllare che la riduzione contributiva dello 0,8% sia stata applicata in almeno una di quelle quattro buste paga per accedere al bonus 200 euro.

Qualora sussistano i requisiti, il dipendente potrà ottenere il Bonus di 200 euro sulla busta paga del successivo mese di luglio. Altrimenti, non essendoci i requisiti per il Bonus di 200 euro, non avrà diritto all’indennità.

Il lavoratore, da par suo, può anche verificare in autonomia le buste paga del periodo gennaio-aprile 2022 e controllare se la riduzione contributiva dello 0,8% è presente almeno in un cedolino.

COME RICHIEDERE IL BONUS 200 EURO DIPENDENTI

Il Decreto Aiuti prevede che sia il datore di lavoro ad attribuire il Bonus di 200 euro in automatico, ma solo dopo che il lavoratore abbia compilato una dichiarazione in cui attesta di non aver diritto al bonus in quanto percettore di pensione o reddito di cittadinanza, oltre a non percepirlo ovviamente da altro datore di lavoro.

Per tutti i dettagli su come compilare questa autodichiarazione del Bonus di 200 euro vi consigliamo di leggere questo articolo. Sembra scontato, che nel caso in cui il lavoratore sia titolare di più rapporti di lavoro potrà comunque chiedere il bonus una sola volta ad un solo datore di lavoro. L’autodichiarazione può essere consegnata a mano o anche spedita al datore di lavoro via posta elettronica.

Per i dipendenti pubblici le cose sono un pochino diverse, tuttavia, l’onere dell’autodichiarazione è stato abolito da una norma inserita nel nuovo Decreto Semplificazioni Fisco approvato al Consiglio dei Ministri del 15 giugno 2022. Per i dipendenti del pubblico impiego la verifica deve essere effettuata dal Ministero dell’Economia e l’INPS attraverso lo studio delle banche dati.

Infine l’INPS, con il Messaggio n. 2397 del 13 giugno 2022 ha dato le prime indicazioni sul bonus 200 euro a datori di lavoro e lavoratori. Per conoscere ogni aspetto sulle indicazioni operative si rimanda a questo approfondimento.

QUANDO ARRIVA IL BONUS 200 EURO DIPENDENTI

Con il Messaggio numero 2505 del 21 giugno, però, l’INPS ha chiarito d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, che per i dipendenti la retribuzione nella quale riconoscere l’indennità da parte dei datori di lavoro è quella di competenza del mese di luglio 2022.

Tuttavia, in virtù delle particolarità dei singoli rapporti di lavoro (ad esempio, part-time ciclici) o della previsione dei CCNL potrebbe accadere che la retribuzione in questione sia di competenza di giugno, ma comunque erogata a luglio 2022. Ossia, lo stipendio che conta è quello che arriva materialmente al lavoratore nel mese di luglio 2022.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Testo integrale del Decreto Aiuti 2022 (Pdf 632 Kb) – Decreto Legge 17 maggio 2022 n. 50 – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 114 del 17 maggio 2022;
Messaggio INPS n. 2397 del 13 giugno 2022
Messaggio INPS n. 2505 del 21 giugno 2022

Ricapitolando :

L’INPS, nel messaggio n. 2397 del 13/06/2022, ha fornito le indicazioni sulle modalità con cui i datori di lavoro dovranno erogare, con la retribuzione di luglio 2022, una somma a titolo di indennità UNA TANTUM pari a 200 euro. Tale misura è stata introdotta dal Decreto Aiuti (D.L. n. 50/2022).

Si precisa che il bonus 200 euro una tantum sarà erogato:

a tutti i lavoratori dipendenti a cui è stato corrisposto l’esonero dello 0,80% nel primo quadrimestre 2022
nella busta paga di luglio 2022 in via automatica previa dichiarazione da fornire al datore di lavoro

I datori di lavoro recupereranno il credito maturato nella denucia Uniemens.

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