Canone RAI: guida completa per disdire o chiedere l’esenzione
Oggi parliamo di Canone RAI argomento indigesto per molti ma che va analizzato approfonditamente, infatti scopriamo come pagare il canone, l’importo da pagare in bolletta elettrica, ma vedremo come dare la disdetta, oppure chiedere l’esenzione o il rimborso del canone RAI.
Che cos’è il canone RAI
Il canone RAI, è l’imposta sulla detenzione di apparecchiature abilitate alla ricezione di radioaudizioni televisive nazionali (Sentenza Corte Costituzionale n. 284 del 26/06/02 – Sentenza Corte di Cassazione del 03/08/93 n. 8549). Pertanto è una tassa sul possesso di un dispositivo atto a ricevere un segnale radiotelevisivo, e non è un abbonamento ai canali RAI come potrebbe indurre a pensare il nome con cui è nota l’imposta. Praticamente come l’odiato bollo auto. Il canone TV si rinnova tacitamente e il contribuente, a meno che non abbia inviato tempestiva disdetta, è obbligato al suo pagamento ogni anno nei termini stabiliti dalla legge.
Quando e come pagare il canone RAI
L’ultima Legge di Stabilità cambia tutto, anche troppo: il Canone RAI da 113 passa a 100 euro e sarà una voce di costo nella bolletta dell’energia elettrica a partire da luglio 2016. Dal 2017 l’addebito del canone avverrà a partire dalla prima bolletta dell’anno.
Quindi il canone verrà “inglobato” nella bolletta dell’energia elettrica e si potrà pagare in maniera automatica qualora le bollette domiciliate sano già domiciliate in banca o alla posta con pagamento direttamente sul conto corrente. Se siete vecchio stampo potrete sempre ricevere la bolletta a casa e pagare il bollettino alle Poste, agli sportelli bancomat abilitati, in bar e tabacchi convenzionati. Quindi, per pagare c’è l’imbarazzo della scelta.
Se siete in ritardo con il pagamento del canone RAI ? Per il ritardo del pagamento del canone TV le sanzioni sono le seguenti:
- se inferiore ai trenta giorni, è prevista una sanzione amministrativa pari ad € 4,47;
- se superiore a trenta giorni è prevista una sanzione di € 8,94;
- se oltre i sei mesi, sono in aggiunta dovuti gli interessi di mora, attualmente stabiliti nella misura dell’ 1% per ogni semestre compiuto.
Si può pagare a rate il Canone Rai?
Fino al 2015 si poteva richiedere la rateizzazione del canone TV in due rate (31 gennaio ed il 31 luglio – pagamento semestrale) da 57,92 euro o quattro (31 gennaio, 30 aprile, 31 luglio e 31 ottobre) da 30,16 euro. Ora le cose sono un po’ diverse: non occorre far richiesta di rateizzazione, il canone sarà in bolletta ed il suo importo sarà frazionato durante l’anno, circa 20 euro a bimestre.
Per quanto riguarda il 2016, come già detto, si attendono le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate, si ritiene comunque che il primo esborso sarà richiesto a luglio e comprenderà tutte le rate scadute fino ad allora. Quindi la prima quota potrebbe aggirarsi intorno ai 70 euro (luglio incluso).
Come fare la disdetta del canone RAI: autocertificazione
Se ci sono i presupposti, il contribuente può richiedere la disdetta del canone RAI all’Agenzia delle Entrate. La richiesta va effettuata tramite la compilazione di un modulo con cui si autocertifica di non possedere una TV. Il modello può essere compilato ed inviato da:
- chi non ha alcun apparecchio TV;
- chi possiede almeno una TV ed è intestatario di un’utenza elettrica, ma intende dichiarare che il canone Rai viene già addebitato sull’utenza intestata ad altro componente della famiglia anagrafica;
- chi ha un’utenza elettrica provvisoriamente intestata ad un parente deceduto.
Due le scadenze da ricordare bene per l’invio dell’autocertificazione:
- 16 maggio per chi sceglie l’invio telematico, tramite applicazione dell’Agenzia delle Entrate (disponibile dal 4 aprile) o tramite intermediari abilitati (ad esempio un CAF);
- 16 maggio per l’invio cartaceo a mezzo raccomandata. In questo caso ricordartevi di allegare copia di un documento di identità valido e di inviare il tutto all’Agenzia delle Entrate Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino.
Esenzione e Rimborso del canone RAI
I cittadini italiani possono richiedere l’esenzione, compilando ed inviando specifica domanda, direttamente all’Agenzia delle Entrate. La domanda, unitamente da un documento di riconoscimento, forma la dichiarazione sostitutiva e attesta il possesso dei requisiti minimi necessari per ottenere l’esenzione del pagamento del canone RAI. I soggetti che possono beneficiare dell’esenzione devono avere dei requisiti:
- il contribuente ha un’età pari o superiore a 75 anni, secondo quanto previsto dalla Legge 244/2007. Ricordate che in questo caso, l’apparecchio deve essere utilizzato dall’ultrasettantacinquenne che non convive con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio, e che, inoltre, possiede un reddito, compreso quello del coniuge convivente, non superiore a 516,46 euro per tredici mensilità (6.713,98 euro totali annui). Ecco il link dove scaricare la dichiarazione sostitutiva per esenzione canone RAi ultrasettantacinquenni
- possedere un reddito che, unitamente a quello del coniuge, non sia superiore a 8.000 euro nell’anno d’imposta antecedente a quello per il quale viene richiesta l’esenzione/rimborso.
- di non convivere con altre persone diverse dal coniuge, titolari di reddito proprio.
L’agevolazione è prevista soltanto per il canone ordinario: non la si potrà richiedere qualora l’apparecchio sia ubicato in un luogo diverso da quello di residenza. Una volta ottenuta l’esenzione, negli anni successivi non occorrerà ripresentare la dichiarazione se le condizioni di esenzione permangono immutate. Perdendo i requisisti necessari all’esenzione il soggetto dovrà versare spontaneamente la quota prevista per il canone.
Canoni non pagati prima del 2015 e condono cartelle sotto i 300 euro
Buone notizie per i furbetti che non hanno versato il canone negli scorsi anni. La Lagge di Stabilità per il 2015 prevede un condono delle vecchie cartelle Equitalia di valore inferiore a 300 euro. Fondamentale sarà possedere singole cartelle di valore inferiore all’importo indicato. Per fare un esempio, una cartella da 750 euro non sarà condonata, invece cinque cartella da 150 euro sì. È evidente che i canoni pregressi, come molte multe, rientreranno in questo provvedimento.
Le cartelle verranno condonate d’ufficio e il contribuente non dovrà fare nulla per vedere il suo debito estinto e sanata la sua posizione con il fisco
Inoltre, la nuova modalità di riscossione del Canone RAI in bolletta non prevede nessuna sanatoria verso coloro che non hanno pagato negli anni passati, in quanto non è comprovabile il possesso di “apparecchiature abilitate alla ricezione di radioaudizioni televisive nazionali”.
Perché si deve pagare il canone RAI?
È una domanda comune, perché pagare il canone RAI? Perché pagare un servizio di cui molti di noi farebbero volentieri a meno? Perché è un obbligo pagare il canone RAI? La RAI giustifica questo importo in questo modo: “Il Canone TV rappresenta la principale fonte di finanziamento del servizio pubblico nella maggior parte dei paesi europei. Il Canone TV pagato in Italia è uno dei più bassi in Europa“, e questo è praticamente vero.
PC, Tablet, Smartphone e Google Glass: il futuro del canone RAI
La tecnologia compie passi da gigante e la normativa italiana che regolamenta il canone non è al passo coi tempi. Non c’è dubbio che la TV abbia perso il valore di una volta, oggi i media vengono condivisi su PC, tablet, smartphone consentendo di accedere ai contenuti multemediali, come film, serie TV, sport e molti altri programmi senza utilizzare necessariamente un’apparecchiatura TV quindi tassabile. Le cose cambieranno, purtroppo è inevitabile.
Quasi certamente ci faranno pagare il canone RAI per PC, tablet, smartphone, voi cosa ne pensate?