Un nuovo accordo tra l’Università di Stanford e il servizio di Google Book Search ci permetterà l’accesso al pubblico di milioni di suoi libri.
Fin dalla sua nascita, il servizio di “Ricerca libri” o Google book search , ha permesso al pubblico di tutto il mondo di visionare, gratuitamente, una quantità davvero enorme di libri e periodici e altro materiale antico scritto.
Questo servizio ha ricevuto purtroppo, delle critiche da autori o detentori di copyright, e Google ha dovuto sborsare ben 125 milioni di dollari per risolvere le questioni insorte.
Dal 2008 un sacco di librerie di tutto il mondo hanno aderito al servizio, aprendo le porte delle loro collezioni di libri e testi antichi, in modo che potessero essere acquisiti liberamente da Google.
Di recente, Stanford, sede di una delle biblioteche più belle degli Stati Uniti, ha aderito al programma e ha firmato un nuovo accordo. A differenza del contratto originale fatto nel 2004, il nuovo accordo permette un più profondo e ampio accesso alle opere, libri completi e manoscritti direttamente online.
“Stanford è all’avanguardia nello sviluppo tecnologico e utilizza la tecnologia per migliorare l’accesso alle informazioni non solo per i suoi docenti e studenti, ma per il mondo intero “, ha dichiarato Dan Clancy, engineering director di Google Book Search.
Michael A. Keller dell’ Università di Stanford, dichiara:
“L’accordo crea una partnership di lavoro tra autori, editori, biblioteche e Google, che ci farà entrare in un cambiamento rivoluzionario in materia di accesso ai libri, anche al di là della visione incredibilmente superba che Google Book Search ha sempre sostenuto.”
Keller aggiunge:
“Questo progetto non solo permetterà di arricchire la biblioteca online di nuovi libri , ma li renderà più facilmente leggibile attraverso un nuovo processo di scansione adottato recentemente. L’accordo compensa anche autori ed editori, per l’utilizzo di opere che, trovandosi fuori stampa, non avrebbero ricevuto ugualmente guadagni da diritti d’autore.”
In aggiunta ci sono anche le cosiddette “Opere orfane” cioè tutti quei libri ancora protetti da copyright ma per la quale non è possibile individuare il titolare dei diritti . La creazione di un registro apposito per questi autori non ancora identificati, fornirà incentivi ai titolari di diritti d’autore di venire fuori e partecipare al progetto.
Negli ultimi cinque anni, Google ha acquisito oltre 1,7 milioni di libri di proprietà di Stanford, e prevede di portare a termine la scansione di altre milione di opere entro breve.
Altre importanti biblioteche di tutto il mondo sono ora coinvolte in questo magnifico progetto di utilità sociale.