Essere su internet significa anche essere tracciati: dai gestori telefonici (ISP) alle agenzie pubblicitarie, la tracciatura è lo strumento a cui si ricorre per profilare l’utente e migliorare i propri prodotti in base alle preferenze di ognuno di noi.
Diversamente da quanto si crede, però, il tracking non è solo a mezzo cookie: gli advertisers, infatti, spesso riescono a sfruttare pure le informazioni generate quando apriamo il browser e iniziamo a navigare, studiando le impronte, fingerprint come lo sono il sistema operativo, indirizzo ip, informazioni geolocalizzate e molto altro. E il tutto in maniera trasparente per l’utente.
La funzionalità Do-Not-Track dei browser serve appunto per evitare che gli advertiser accedano alle informazioni di fingerprinting o ai cookies dell’utente, rendendo quest’ultimo non tracciabile; sulla funzionalità do-not-track, vi segnalo un aggiornamento Mozilla: fino alla release attuale, si poteva abilitare o meno la funzionalità Do Not Track nel browser, mentre nell’ultima release ci sono più opzioni disponibili.
Cliccando su Firefox > Opzioni > Scheda privacy, potrete scegliere tra tre stati del “Do Not Track”, che si dividono come segue:
- Comunicare ai siti che non si desidera essere tracciati;
- Comunicare ai siti che si acconsente ad essere tracciati;
- Non comunicare ai siti la nostra preferenza.
Inoltre c’è un link “Read More”, che ci farà connettere direttamente ad una pagina sul wiki di Mozilla che spieg il “Do Not Track” e dove ci sono delle utili FAQ.