Abbiamo visto come creare le formule e come costruire le funzioni. Una formula può contenere una funzione e viceversa: l’unica accortezza è togliere il segno di uguale davanti alla formula o alla funzione più interna.
Eccovi due esempi per capire questo concetto:
Esempio 01
Immaginiamo di dover calcolare il doppio della somma dei valori nelle celle da A1 a B10; possiamo usare questa formula che contiene una funzione:
=2*SOMMA(A1:B10)
come vedete, la funzione SOMMA, più interna della formula, non ha davanti il segno “=”.
Esempio 02
Immaginiamo di dover calcolare la somma tra le celle dell’intervallo A1:A20 e il valore che deriva dalla formula =B5/2; scriveremo, pertanto,
=SOMMA(A1:A20;B5/2)
qui, abbiamo tolto il segno di “=” davanti la formula B5/2 poiché più interna.
Sappiate che una funzione può contenere come uno dei suoi argomenti un’altra funzione (funzioni “nidificate“): anche qui, la funzione più interna non deve avere il segno di uguale. Un esempio per capire come funziona una funzione nidificata.
Esempio 03
Immaginiamo di dover sapere la media tra la somma dei valori in un intervallo B1:B10 e la somma dei valori contenuti in C1:C10. Qui, la funzione MEDIA è quella più esterna, e le due funzioni SOMMA sono più interne poiché utilizzate come argomento della prima funzione.
La nostra funzione nidificata sarà quindi:
=MEDIA(SOMMA(B1:B10);SOMMA(C1:C10))
Solitamente, l’uso combinato di formule e funzioni o di funzioni nidificate non è molto comune tranne che nella costruzione di prospetti quantitativi elaborati e complessi.
Infatti, è consigliabile, per ottenere un prospetto comprensibile, visualizzare al suo interno anche i “valori intermedi” e richiamare queste celle in successive formule o funzioni.
Quindi tornando all’esempio 03, potremo calcolare prima la somma degli intervalli inserendo nella cella B6 la funzione =SOMMA(B1:B10) e in C6 la funzione =SOMMA(C1:C10) e, poi, calcolare il valore medio tra i due risultati con la funzione =MEDIA(B6;C6).