Dopo la svolta digitale del campionato di Serie A, con l’arrivo di Dazn, è bene parlare anche di quella che è stata ribattezzato il Daspo digitale, nel tentativo di riportare un po’ di ordine ed educazione nei social network e non solo
Secondo quanto è possibile leggere sulle pagine dell’edizione odierna del Corriere dello Sport, dalla prossima stagione – ormai ai nastri di partenza – i club di Serie A potranno tenere sotto stretto controllo il comportamento dei propri tifosi, sia sugli spalti di uno stadio ma soprattutto sui social network come Facebook e Twitter, avvalendosi del Supporter Liaison Officer (o “Delegato della Società ai rapporti con la tifoseria”, figura introdotta dalla UEFA con il compito di sensibilizzare i tifosi verso i veri valori sportivi): e qualora dovessero volare parole grosse, bestemmie, offese pesanti o gesti, foto, video ritenuti fuori luogo, ogni club potrà sanzionare il tifoso, negandogli la possibilità di acquistare i biglietti per lo stadio o addirittura procedere al blocco dell’abbonamento.
Ovviamente la gravità della punizione di quello che è stato battezzato il “Daspo digitale” (ma che più propriamente è un adempimento di quello che è il “Codice di gradimento“) sara dettata dalla alla gravità dei comportamenti tenuti dal tifoso oggetto della punizione, e dal fatto che questa azione si sia protratta nel tempo, anche se dobbiamo ammettere che sono solo supposizioni e che il metro da giudizio è ancora tutto da definire, e da più parti si nutrono seri dubbi su una concreta applicazione di punizioni come il blocco dei biglietti e degli abbonamenti, ossia il business prevalente dei club di serie A…
Ad ogni modo, benché notizia delle ultime ore, è già una notizia che sta facendo discutere sui social network e nei classici bar, dove si discute di calcio tra un caffè e la Gazzetta onnipresente: da una parte potrebbe dare una frenata alla dilagante maleducazione e frustrazione che tanti, troppi, riversano sui social network, soprattutto nelle discussioni a tema calcio, dall’altro c’è chi parla, impropriamente oseremo dire, di censura, confondere educazione con censura è un errore che non andrebbe fatto…
E voi cosa ne pensate, siete appassionati di calcio e siete d’accordo con l’introduzione di questo “Daspo digitale” e del relativo “Codice di gradimento”? Siete stufi della troppa violenza verbale, delle offese gratuite, delle illazioni sui giocatori che imperversano sui social e ritenete che questa soluzione possa porre un freno a questo annoso problema? Lasciate pure il vostro commento nel box sottostante.