Esistono molti tool, piccoli programmini gratuiti, in rete che promettono di rintracciare ad un utente conoscendo il suo indirizzo IP. In realtà quasi mai si arriva ad identificare l’utente in questione: al massimo possiamo arrivare alla centrale telefonica che ha gestito il flusso dei dati (con approssimazioni anche di molti km!)
Se siete purtroppo vittima di “stalking telematico” potrete tentare ad identificare il “molestatore” ma dovete almeno conoscere il suo indirizzo IP.
Identificare con precisione assoluta un utente online è prerogativa da 007 (e nemmeno loro sempre ci riescono) ma conoscere la centrale telefonica dalla quale sono stati smistati i flussi dati restringe abbastanza il campo dei nostri “sospettati”.
Sono disponibili online dei siti che permettono, partendo da un indirizzo IP, di visualizzare la centrale telefonica proprio sulle mappe di Google.
Il funzionamento è alquanto semplice: inserite l’indirizzo IP sospetto ed in pochi minuti vedrete su Google Maps la centrale telefonica.
A dire il vero ho provato con il nostro IP e il risultato si discostava di circa 25 Km da noi… un risultato tutt’altro che indicativo.
Utilizzate quindi senza troppe aspettative questi strumenti e soprattutto non accusate nessuno sulla base di quanto avete dicono questi programmini.