Arriva finalmente sul mercato italiano uno strumento in grado di sfruttare la dinamo della bici per ricaricare le batterie di telefonini, iPod o tablet. Il progetto è di un giovane italiano che adesso vuole testarlo anche sugli attrezzi da palestra.
«Il cellulare viene fissato sulla bicicletta, grazie ad un sostegno, ed i cavi del convertitore, assicurati alla bicicletta tramite fascette bloccanti, seguono la forcella fino al dispositivo da ricaricare: praticamente non si vedono e non si spostano dalla loro posizione. Evitano così di intralciare i movimenti del ciclista».
Lightcharge pesa solo 23 grammi ed è prodotto in due versioni: Touring Overvoltage Protection System (Ops), dedicato agli amanti delle discese, offre la protezione dal sovra voltaggio ad alte velocità per le bici con dinamo a mozzo, collocate sulle ruote anteriori; invece, il modello City è specifico per i mezzi con dinamo a bottiglia sulla parte laterale della ruota. Il convertitore è universale, si adatta a tutti i tipi di dinamo. Sarà sufficiente premere un tasto per passare dalla funzione ricarica alla funzione luci.
Illuminazione: Twin Heads offre anche «Lightcharge Rls», in vendita a 20 euro (il modello base costa 55 euro). Parliamo di un sistema di luci a led (una bianca e una rossa) che si attiva, sempre a mezzo cavo Usb, a contatto con il convertitore e dunque con la dinamo.
Nel giro di due anni, sono stati venduti circa duemila pezzi, il prodotto ha ottenuto molto successo all’estero, speriamo abbia la stessa fortuna in Italia.
Già sono in programma degli sviluppi. Per esempio, nel campo del bike sharing. «Si potrebbero installare i cavi di collegamento sulle bici, e i ciclisti potrebbero utilizzare il proprio Lightcharge o prelevarlo dai distributori delle rastrelliere», spiega l’inventore, «ma intanto stiamo studiando la possibilità di inserirlo negli strumenti delle palestre. Abbiamo in programma di dedicarci anche al mondo delle e-bike, in particolare a quello delle biciclette a pedalata assistita».
Buona fortuna, questi progetti che rispettano la natura, sono sempre da sostenere.
In pratica con questo aggeggio potrei ricaricare anche un power bank con l’energia prodotta dalla dinamo a mozzo?
Il power bank riconoscerà l’entrata di energia a basse W?