Sono moltissimi coloro che si affidano ai servizi cloud per salvare i file in modo sicuro sul Web, sfruttando anche la sincronizzazione su più PC o piattaforme (in primis smartphone e tablet). Sin dall’esordio del cloud computing il servizio che più di altri si è messo in evidenza (sia per i privati che per le aziende) è sicuramente Dropbox, per tanti utenti è addirittura sinonimo di cloud.
Benché soffra delle limitazioni per gli account gratuiti, Dropbox è ancora uno dei servizi più usati per archiviare file, foto, documenti e file multimediali in genere.
Questo servizio mette a disposizione un client per avere i file sempre sincronizzati, disponibile su Windows 7, 8 e 8.1; in questa guida scopriremo come rinunciare al client sfruttando quello che il sistema già offre e utilizzando un servizio che consente di interfacciarsi via WebDAV al PC o altri device mobili.
Come collegare Dropbox come disco di rete
Nativamente Dropbox non supporta WebDAV, pertanto non è possibile collegare il suo spazio come disco di rete su Windows. Per ottenere questo risultato occorrerebbe servirsi di un programma che faccia da filtro, garantendo il supporto a WebDAV per quei servizi cloud che non prevedono questa funzione.
Uno di questi è NetDrive, già consigliato per Google Drive e OneDrive, consente di collegare Dropbox come disco di rete molto facilmente.
LINK | NetDrive
Il servizio è gratuito senza limitazioni per 30 giorni, decorsi questi ultimi potremo sfruttare soltanto su un servizio tra i molti supportati (se lo usiamo solo su Google Drive non avremo problemi anche dopo che è scaduto il periodo di prova).
Una volta configurato Drobox su NetDrive dovremo dare a Windows solo con il link fornito direttamente da NetDrive, aggiungendolo come unità di rete.
L’alternativa a NetDrive è DropDAV, che però non è gratuito (5€ al mese tariffa standard) con un periodo di prova di 14 giorni, più che sufficienti per testare le potenzialità del servizio.
LINK | DropDAV
Servizio eccellente per aggiungere il supporto a WebDAV, utilissimo in ambito aziendale per bypassare eventuali limiti o su iPhone/iPad per recuperare file e cartelle senza passare per l’app principale.
Informazioni di sicurezza
Benché i servizi garantiscano un ottimo standard di sicurezza (con connessioni private), non memorizzando nulla dei file che passano attraverso di loro, è bene considerare questi servizi come dei “proxy”, che avranno accesso completo al nostro spazio cloud. Pertanto un PC in più che “vaglierà” ogni file, cartella o documento che scambieremo tra Dropbox e PC (e viceversa).
In questi casi è altamente consigliato affidarsi a servizi cloud che offrano nativamente il supporto a WebDAV. in modo da evitare di far ricorso a servizi esterni.