Sicuramente avrete visto su Facebook la pubblicità, che regalerebbe dei succosi buoni sconto da ben 1000 euro e da spendere presso la catena di informatica ed elettrodomestici MediaWorld, è tutta una truffa alla quale la MediaWorld è completamente estranea, scopri questa nuova truffa su Facebook
Sta circolando su diverse bacheche Facebook l’ennesimo post sponsorizzato a sfondo truffaldino, una delle tante inserzioni che in realtà sono delle vere e proprie truffe, che sfrutta la notorietà dei marchi di grandi aziende (nel caso in questione la catena MediaWorld) per trarre in inganno le ignare vittime, che magari sono sui social in modo spensierato e pertanto più vulnerabili alle truffe.
Questa recente nuova truffa, ha un target ben delineato, infatti è rivolta ai “papà nati nel mese di marzo”, i quali vengono invitati, per mezzo dei post sponsorizzati che appaiono su Facebook, a cliccare su un link con la promessa di succosi buoni da 1.000 euro da poter utilizzare nei punti vendita MediaWorld
Ribadiamo ancora una volta che ovviamente la notissima catena di elettronica e PC non nulla ha a che vedere con questa truffa, anzi essa stessa ne è parte lesa anche sotto il profilo del danno di immagine, in quanto il suo prestigioso marchio viene speso per convincere gli utenti Facebook più sprovveduti della realtà di tale falsa promozione.
A corredo e per potenziare gli effetti del post, e per risaltare la visibilità e magari la condivisione, arrivano addirittura del commenti, sicuramente falsi di pseudo utenti soddisfatti e felici per aver partecipato e vinto all’iniziativa del buono da 1000 euro e quindi spingono altri ignari visitatori a cadere nella trappola del buono truffa.
Per fortuna possiamo sperare nella nuova politica restrittiva di Facebook, che presto farà sparire queste squallide e pericolose truffe, però al momento ci chiediamo come mai “post sponsorizzati” come questo, che sono pubblicati dopo un’attenta verifica da parte dello staff di Facebook possano arrivare fino alle pubblicazioni sulle nostre bacheche, riteniamo che in questo caso i soldi prevalgano sul buon senso ?