Ennesima truffa online: unʼemail da falsa “Procura” ci comunica lʼapertura di un procedimento penale a nostro carico
Nell’oggetto della mail abbiamo un nome e cognome dellʼutente: “NOME E COGNOME sei sotto inchiesta”. Il mittente è la “Procura della Repubblica” ma a ben vedere l’indirizzo del mittente non è istituzionale.
“L’ennesima ondata di phishing che arriva nelle caselle email questa volta tira in ballo la Procura della Repubblica, con via mail ci annuncerebbe l’apertura di un procedimento penale per evasione fiscale e riciclaggio di denaro, l’arresto imminente, il blocco di conti correnti e proprietà immobiliari” insomma saremmo messi molto male.
A tranquillizzare tutti è Emanuela Bertucci, legale dell’Aduc, l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori. Il tentativo di rubare dati personali e di installare virus su PC e smartphone è effettuato a mezzo mail nel cui oggetto sono presenti nome e cognome dell’utente: “NOME E COGNOME sei sotto inchiesta”. Il mittente è la “Procura della Repubblica” ma l’indirizzo mittente non è affatto quello istituzionale.
Nel corpo della mail, che sembra un vero atto della Procura della Repubblica, è ben visibile il simbolo della Repubblica italiana e la dicitura “Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario”. Il testo della mail riporta questo scritto: “Inviata per la presentazione di persona sottoposta ad indagini art. 375 c.p.p. La presente per comunicarLe che il Suo patrimonio immobiliare, così come il Suo conto corrente bancario, verranno posti in arresto con l’accusa di mancato pagamento delle imposte e concorso in riciclaggio di denaro ad effetto della causa xxxx. L’arresto entrerà in vigore dal 27.05.2016. Lei potrà prendere visione della causa xxxx cliccando sul link. In questo documento Lei ha la possibilità di trovare informazioni su come ricorrere in appello, il nominativo del giudice inquirente per la causa che La riguarda, la data e il luogo del dibattimento. Nel caso in cui Lei non si presentasse al dibattimento, lo stesso avrà luogo anche in Sua assenza. In caso di sentenza di condanna, Le verrà confiscata ogni proprietà e rischia una condanna fino a 15 anni di reclusione”.
Qualche sprovveduto potrebbe spaventarsi, segnala l’Aduc, ma si tratta “di un tentativo di phishing, una’infida truffa online, che consiste nell’inviare milioni di mail da diversi finti mittenti, Equitalia, Fedex, UPS, ecc.ecc. – della Procura della Repubblica in questo caso – per ingannare il destinatario e spingendolo a inserire dati, cliccare su link (che indirizzano a pagine anch’esse false) o scaricare allegati. Il fine di queste truffe è rubare ed utilizzare le informazioni personali (password, numero di carta di credito, etc.) da porre in essere frodi finanziarie e/o furti di identità”.
Il tentativo in oggetto è insidioso, “perché fa leva sul prestigio e timore reverenziale che il destinatario potrebbe riservare a una mail istituzionale proveniente da un ufficio pubblico, sulla paura di ritrovarsi coinvolti in un procedimento penale”.
“Ripetiamolo nuovamente, si tratta di una truffa, da denunciare alla Polizia Postale – aggiunge la legale dell’associazione -. Ricordiamo che in questi casi occorre cancellare immediatamente tutte le mail che esortano a inserire dati personali e/o relativi ai dati di home banking, carte di credito o Postepay, mail scritte in un italiano sgrammaticato, proposte promozionali improbabili, vincite milionarie, avvisi di controlli o verifiche, pacchi in arrivo e tracciature a seguito, etc.; non rispondere assolutamente alla mail e non aprire l’allegato, né cliccare sui link proposti; se vi va denunciate tutto alla Polizia Postale”.
Ricapitolando, se arriva a vostro nome una mail da una finta Procura della Repubblica, contenenti minacce e sequestro di beni e conti correnti, sino a minacciare la galera, sappiate che è un tentativo di rubarvi le password di accesso del vostro conto corrente o di farvi installare un virus sul vostro PC o smartphone, fate attenzione !